Il Milan schianta l'Udinese, raggiunge provvisoriamente il Napoli (che lunedì può andare in testa da solo battendo il Pisa) e si porta a una sola lunghezza dalla Juventus. La gara è stata a senso unico, con l'Udinese incapace di opporsi tatticamente e tecnicamente agli avversari. I rossoneri si sono dimostrati superiori in ogni comparto. I friulani hanno tenuto - sbandando a più riprese - soltanto un tempo, prima di afflosciarsi sotto i colpi di un Pulisic letteralmente scatenato. Runjaic non recupera Lovric e Bayo e ripiega su un 4-4-2 più conservativo con Atta ed Ekkelenkamp sulle fasce.
Allegri - che si accomoda in tribuna stampa causa squalifica ed è sostituito da Landucci - è ancora orfano di Leao, ma anche del lungo degente Jashari e pure di saracinesca Maignan, sostituito in porta da Terracciano. Davanti agiscono Pulisic e Gimenez. Al 3' il Milan ci prova in contropiede e Pulisic costringe Sava a rifugiarsi in angolo. I rossoneri alzano il baricentro e al 19', grazie a un regalo di Ehizibue, che sbaglia il disimpegno, vanno a un passo dal vantaggio: Estupinan mette Gimenez davanti al portiere, ma Sava ipnotizza l'attaccante messicano e sventa la minaccia.
L'Udinese si fa vedere dalle parti di Terracciano soltanto al 35' con un traversone di Zemura che attraversa tutta l'area piccola ma su cui non arriva nessuno dei bianconeri. I rossoneri passano in vantaggio al 39' con un altro gentile omaggio di Ehizibue che chiude la diagonale e rinvia di testa debolmente al centro. La palla arriva a Estupian che conclude di potenza. Sul diagonale si inserisce Kristensen che costringe Sava a un miracolo d'istinto per scongiurare l'autorete, ma sulla corta respinta il portiere romeno non può fare nulla sulla ribattuta da pochi passi di Pulisic. Runjaic lascia negli spogliatoi uno spento Iker Bravo e si gioca la carta Buksa, all' esordio casalingo.
Passano pochi istanti e il Milan mette in ghiaccio la gara: follia di Karlstrom che non si avvede del recupero di Pulisic da fondo campo. Lo svedese, cercando un disimpegno, colpisce in pieno l'attaccante americano, ma Doveri lascia il vantaggio perché la sfera giunge a Fofana che trafigge un incerto Sava: se anche avesse parato, ci sarebbe stato un rigore nettissimo da calciare a favore dei rossoneri. L'Udinese è allo sbando e all'8' Pulisic trova la doppietta personale con un contropiede manovrato: il bomber statunitense, servito da Rabiot, brucia Sava con un destro sul primo palo. Quando i buoi sono già scappati (sulla fascia destra dove gli ospiti hanno maramaldeggiato), Runjaic toglie Ehizibue ed Ekkenekamp, inserendo Rui Modesto e Zanoli. Dentro anche Zaniolo per Davis. Allegri - che ha scambiato il desk della sua postazione in un punching ball, nonostante la serata di assoluto relax - fa richiamare il mattatore Pulisic e Gimenez, dando spazio a Loftus-Cheeck e Nkunku e poi anche a De Winter e Ricci, per Pavlovic e Fofana. Al 33' ci prova Zaniolo da fuori area: il destro si spegne di poco a lato. Anche Saelemarkers pochi istanti dopo vuole iscriversi al festival del gol, ma conclude centrale un rigore in movimento. Allegri-Landucci regalano allora la standing ovation a Modric (dentro Athekame). E' l'ultima emozione di un match dominato dal primo all'ultimo minuto.
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